mercoledì 22 maggio 2013

Roma.Premio Scriviamo Insieme,Teatro Aurelio.19 Maggio 2013


Il Premio "Scriviamo insieme", come hanno affermato il presidente dell'Associazione Scriviamo Insieme, Vittorio Scatizza, e il presidente della giuria, Ettore Peluffo, è un Concorso in crescita: lo testimoniano le 726 opere iscritte quest'anno. Essere arrivato primo nella sezione "Narrativa breve" è motivo di grande soddisfazione. E di emozione. Emozione che è aumentata quando sono salito sul palco del teatro Aurelio tra gli applausi. Emozione che è ulteriormente salita quando il Dottor Carlo Dotti, poeta, scrittore e membro della giuria, ha letto il racconto. Era la prima volta che ascoltavo "L'hanno chiamato Tito" letto da altri. In alcuni passaggi si è emozionato... io con lui. E il pubblico ascoltava in religioso silenzio. Questi sono i momenti sognati da chi, come me, scrive solo per passione. Momenti impagabili. Voglio qui rinnovare i miei ringraziamente agli organizzatori, alla giuria e al numeroso pubblico di scrittori e poeti, al dottor Dotti, lettore/interprete perfetto. Alla fine ero talmente emozionota da essere stato capace di pronunciare una sola parola: "Grazie". Mi sono pure dimenticato di scusarmi perché me ne sono dovuto andare subito per non perdere il treno. A Roma ho incontrato un amico scrittore conosciuto alle premiazioni del Premio Cattolica. Si tratta di Giuseppe Amato, l'autore del bellissimo libro "L'eco dei miei passi a Kabul". E' un capitano dell'esercito, spesso all'estero a rappresentare l'Italia nelle varie misisoni umanitarie. Il libro racconta in modo molto efficace le sue esperienze in Afganistan. Prima è stato in Bosnia, in agosto partirà per il Kosovo. Voglio portarlo a Castelnovo e fargli incontrare gli studenti e la gente. Voglio che altri, oltre me, possano ascoltare dalla sua viva voce le esperienze (e le avventure) che ha compiuto. Se non fosse scoppiata in me la passione per la scrittura, lo avrei mai incontrato?

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